La Scuola di Alta Formazione in Etica dell’emergenza prevede, lo studio dell’etica intesa come scienza della vita che interroga l’esistenza umana nella sua globalità, con una particolare attenzione rivolta ai settori della sofferenza e della precarietà, come anche a dimensioni sociali e ambientali. Tra le discipline insegnate hanno forte rilievo i fondamenti epistemologici, l’etica e psicologia della sofferenza così da affrontare meglio le relative sfide nell’ambito personologico, pedagogico, giuridico-normativo e culturale, in linea col Magistero della Chiesa. Tali approcci di ricerca, da una parte vanno a qualificare ulteriormente le professionalità già operanti a vario titolo nel settore della sofferenza umana, specie quella causata da traumi ambientali, sanitari e sociali, ma dall’altra preparano competenze specifiche di operatori della sofferenza e dell’emergenza, per dare risposte adeguate a quanti possono trovarsi in gravi difficoltà a causa di calamità o sciagure di ogni tipo. In particolare questa Scuola di Alta Formazione in Etica dell’emergenza, costituita dal Consiglio d’Istituto, come previsto dagli Statuti dell’ISSR ‘Fides et Ratio’ di L’Aquila, è rivolto a tutti coloro che, agendo nell’ambito assistenziale, intendono formarsi alle questioni assiologiche e bioetiche che conferiscono competenze valoriali ed ermeneutiche nell’attività professionale normalmente svolta: medici e personale sanitario, insegnanti di religione, catechisti, operatori Caritas, sacerdoti, religiose e religiosi, studenti di discipline ecclesiastiche, volontari impegnati nell’assistenza alla popolazione nelle calamità naturali e sociali, con il fine di acquisire abilità mentali, emotive e comportamentali per assistere le comunità nell’immediato, come anche per “intercettare” disagi e gestire “dissesti” spirituali e relazionali che i traumi possono lasciare anche a distanza di anni nelle vittime. E’ previsto, infine, un adeguato tirocinio formativo sul campo delle varie attività emergenziali, in affiancamento alle iniziative messe in cantiere da Caritas Italiana, dalle Caritas Diocesane, dalla Protezione Civile e dalle Associazioni del settore.